-
Gaspare Polizzi.
User deleted
Lasciando da parte quelli che chiami “gli incalcolabili effetti pratici”, purtroppo ben presenti già oggi, devo aggiungere che il modello c’è. I ricercatori che richiamo nel mio contributo hanno calcolato il numero ottimale di deputati indipendenti in proporzione al totale dei deputati e della percentuale di voti ottenuta dal partito di maggioranza rispetto a quelli di minoranza. Una volta stabilita questa percentuale, in base ai voti ottenuti si possono ripartire i deputati eletti nei partiti e il gruppo di deputati sorteggiati. Il numero cresce in funzione della crescita della percentuale relativa di voti del partito di maggioranza. Il concetto politico di fondo è: “più causalità, meno antipolitica”. .